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Accessibilità
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10 dicembre 24

European Accessibility Act 2025: Come mettersi in regola

L’European Accessibility Act rappresenta uno spartiacque nel panorama digitale dell’UE. A partire da fine giugno del 2025, tutti i prodotti e servizi digitali immessi sul mercato europeo dovranno rispettare specifici requisiti di accessibilità. La mancata conformità potrà comportare sanzioni severe, fino a diverse migliaia di euro.

Se la tua azienda non ha ancora preso provvedimenti per adeguarsi alla normativa, il momento di agire è adesso!

In questo articolo scoprirai di cosa tratta la Direttiva Europea sull’Accessibilità, chi coinvolge, quali sono le sue principali disposizioni e come mettersi in regola.

Antonello ZaniniSoftware Engineer e Technical Writer

European Accessibility Act 2025: La direttiva EU sull'accessibilità del Web

L’European Accessibility Act (in italiano “Direttiva Europea sull'Accessibilità”), in breve EAA, formalmente Direttiva UE 2019/882, è una normativa approvata il 17 aprile 2019 dall’Unione Europea. Il suo scopo è garantire che prodotti e servizi in Europa, sia pubblici che privati, siano accessibili a tutti gli utenti, incluse le persone con disabilità. Questa è esattamente la definizione di accessibilità.

Questa direttiva rappresenta un passo cruciale verso l’inclusione sociale, favorendo l’accesso a trasporti pubblici, servizi bancari, e-commerce, e-book e dispositivi tecnologici. A partire dal 28 giugno 2025 (ecco perchè si parla anche di EAA 2025), tutte le aziende saranno tenute a garantire livelli minimi di accessibilità per i nuovi prodotti e servizi coperti dalla normativa. 

L’EAA è stata adottata dagli Stati membri a partire dal 2022, lasciando a ciascun Stato membro la libertà di scegliere come implementarla. In Italia, l’EAA è stata recepita attraverso il Decreto Legislativo n. 82 del 27 maggio 2022, entrato in vigore il 16 luglio 2022, sancendo ufficialmente il suo inserimento nel quadro normativo nazionale.

A chi si rivolge la Direttiva Europea sull’Accessibilità?

L’European Accessibility Act indica le aziende, i prodotti e i servizi coinvolti nella direttiva. In Italia, tali disposizioni sono state tradotte e adattate al contesto nazionale tramite il Decreto Legislativo n. 82 del 27 maggio 2022.

Aziende coinvolte nella direttiva
L’EAA richiede a tutte le aziende, sia del settore pubblico che privato, che producono prodotti od offrono servizi inclusi nella normativa, di conformarsi alle specifiche stabilite. Tuttavia, gli Stati membri possono prevedere alcune esenzioni speciali (che verranno approfondite in seguito).

Tempo di scoprire quali prodotti e i servizi sono regolamentati dalla direttiva, secondo le disposizioni del Decreto Legislativo italiano!

Prodotti
I prodotti menzionati nell’articolo 1, comma 2, del D.Lgs 82/2022 sono:

  1. sistemi hardware e sistemi operativi informatici generici per consumatori per tali sistemi hardware; 
  2. i terminali self-service di pagamento e quelli destinati alla fornitura dei servizi disciplinati dal presente decreto, quali sportelli automatici (ATM), macchine per l’emissione di biglietti, terminali per il check-in e terminali self-service interattivi per informazioni (esclusi terminali integrati in veicoli); 
  3. apparecchiature terminali con capacità informatiche interattive per consumatori utilizzate per i servizi di comunicazione elettronica; 
  4. apparecchiature terminali con capacità informatiche interattive per consumatori utilizzate per accedere a servizi di media audiovisivi; 
  5. lettori di libri elettronici (e-reader).


Servizi
I servizi elencati nell’articolo 1, comma 3, del D.Lgs 82/2022 sono:

  1. servizi di comunicazione elettronica, fatta esclusione di servizi di trasmissione utilizzati per la fornitura di servizi da macchina a macchina; 
  2. servizi che forniscono accesso a servizi di media audiovisivi; 
  3. gli elementi seguenti relativi ai servizi di trasporto passeggeri aerei, con autobus, ferroviari e per vie navigabili, ivi compresi i servizi di trasporto urbani, extraurbani e regionali: 
  4. siti web; 
  5. servizi per dispositivi mobili, comprese le applicazioni mobili; 
  6. biglietti elettronici e servizi di biglietteria elettronica; 
  7. fornitura di informazioni relative ai servizi di trasporto, comprese le informazioni di viaggio in tempo reale; per quanto riguarda gli schermi informativi ciò si limita agli schermi interattivi situati nel territorio dell'Unione; 
  8. terminali self-service interattivi situati nel territorio dell'Unione, fatta esclusione di quelli installati come parti integranti su veicoli, aeromobili, navi e materiale rotabile utilizzati per la fornitura di una qualsiasi parte di tali servizi di trasporto passeggeri; 
  9. servizi bancari per consumatori; 
  10. libri elettronici (e-book) e software dedicati; 
  11. servizi di commercio elettronico.


Esenzioni
Sebbene la direttiva europea sull'accessibilità (EAA) incoraggi tutte le aziende a rispettare le normative sull'accessibilità, l’articolo 3, comma 3, del D.Lgs. 82/2022 prevede una deroga specifica per le microimprese, ovvero tutte quelle aziende con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro.
Inoltre, nella comma 5 dell’articolo 1 D.Lgs 82/2022 viene specificato che il decreto non si applica ai contenuti di siti web e alle applicazioni mobili seguenti: 

  1. media basati sul tempo preregistrati e pubblicati prima del 28 giugno 2025; 
  2. formati di file per ufficio pubblicati prima del 28 giugno 2025; 
  3. carte e servizi di cartografia online, qualora per le carte destinate alla navigazione le informazioni essenziali siano fornite in modalità digitale accessibile; 
  4. contenuti di terzi che non sono né finanziati né sviluppati dall'operatore economico interessato né sottoposti al suo controllo; 
  5. contenuti di siti web e applicazioni mobili considerati archivi nel senso che contengono soltanto contenuti che non sono stati aggiornati o rielaborati dopo il 28 giugno 2025.

Perchè l’EAA segna un punto di svolta

Secondo le stime di Eurostat, il 27% della popolazione dell'UE sopra i 16 anni vive con una qualche forma di disabilità. Questo equivale a circa 101 milioni di persone, ovvero un adulto su quattro nell’Unione Europea.
Nel nostro Paese, le persone con disabilità sono quasi 13 milioni, di cui oltre 3 milioni in condizione di grave disabilità. Complessivamente, si parla di circa il 22% della popolazione italiana, poco più di un italiano su cinque.
Questi numeri, da soli, evidenziano l’importanza dell’European Accessibility Act. Non a caso, il principio cardine della direttiva è rendere l'accessibilità una condizione indispensabile per partecipare paritaria alla società.
La speranza è che ciò porti benefici sia alle aziende che ai consumatori. Per le imprese, in particolare le PMI, la direttiva mira a semplificare il commercio infra-UE. Per i consumatori l’obiettivo è invece promuovere l’innovazione per una società più inclusiva. I nuovi requisiti di accessibilità puntano infatti a migliorare l’esperienza utente per tutti, con particolare attenzione agli strumenti digitali e ai siti web.
Ecco quindi che, nonostante il D.Lgs. 82/2022 preveda esenzioni per le microimprese, l’orientamento dell’UE è chiaro: l’accessibilità deve diventare obbligatoria per qualunque azienda in futuro. Anche se non si è coinvolti dal decreto-legge, agire ora significa prepararsi a un mercato più inclusivo e competitivo.

Cosa succede se non si rispetta l’European Accessibility Act?

La scadenza per adeguarsi alla direttiva è fissata al 28 giugno 2025. Da quel momento, tutti i prodotti e servizi immessi sul mercato dell’UE e regolamentati dal D.Lgs. 82/2022 dovranno rispettare specifici requisiti di accessibilità.
In caso di mancata conformità, le aziende rischiano sanzioni che possono variare da 5.000 a 40.000 euro, a seconda della gravità della violazione, del numero di prodotti o servizi non conformi e del numero di utenti coinvolti.

Misure richieste dalla Direttiva Europea sull'Accessibilità del 2025

I requisiti di accessibilità per i prodotti fisici non sono il focus dell’articolo. Per maggiori informazioni, si invita a consultare l’Allegato I del D.Lgs. 82/2022.

Per quanto riguarda l’accessibilità dei siti web, il riferimento per adeguarsi all’EAA è la norma EN 301 549. Questa stabilisce i requisiti di accessibilità funzionali per prodotti e servizi ICT, fornendo anche descrizioni delle procedure di test e delle metodologie di valutazione per raggiungerli. 

In generale, per conformarsi alla EN 301 549 e rispettare la Direttiva Europea sull'Accessibilità (e quindi il D.Lgs. 82/2022), un sito web, un’applicazione web o un’app mobile deve aderire alle linee guida WCAG 2.1 livello AA del W3C. Tra le molte indicazioni, queste includono:

  • contrasto dei colori di almeno 4.5:1 nella maggior parte dei casi;
  • testi alternativi per le immagini, in caso non vengano caricate correttamente;
  • elementi di navigazione coerenti in tutto il sito;
  • etichette accurate per i campi delle form;
  • siti leggibili da screen reader;
  • uso logico e ordinato degli heading nella pagina web.

Sebbene alcune regole della EN 301 549 differiscano leggermente dai requisiti del WCAG 2.1, quest'ultimo rimane chiaramente il riferimento su cui si basa la norma. Per l’elenco completo dei requisiti da soddisfare, si consiglia di leggere il documento ufficiale sul sito della International Web Association.

Cosa fare per mettersi in regola

Il primo passo per garantire la conformità all’EAA è verificare se il tuo sito web soddisfa almeno i requisiti del livello AA delle WCAG 2.1. Valutarlo “a occhio” è difficile, soprattutto per chi non è un esperto.

Ecco perchè il W3C, il consorzio che ha creato lo standard WCAG, supporta strumenti come AccessibilityChecker.org, una piattaforma gratuita che esegue una scansione automatica per individuare problemi di conformità alle WCAG 2.1.

Pertanto, per prima cosa, esegui un test preliminare su AccessibilityChecker.org o strumenti simili per analizzare il tuo sito. Se il test viene superato, è comunque consigliabile consultare esperti di accessibilità per valutare la conformità rispetto ai requisiti specifici dell’EN 301 549 e della Direttiva Europea sull’Accessibilità.

Se il tuo sito NON supera il test, è essenziale intervenire tempestivamente per adeguarsi entro il 28 giugno 2025, evitando sanzioni che possono arrivare a migliaia di euro. In questo scenario, i possibili passi sono:

  • Rivolgersi a esperti di accessibilità web: Collaborare con professionisti specializzati nell’accessibilità digitale è il metodo più efficiente ed efficace per individuare criticità, implementare le best practice e affrontare le sfide specifiche poste dalla normativa.
  • Investire nella formazione sul tema dell’accessibilità: L’accessibilità è un concetto dinamico, poiché le tecnologie con cui accediamo e interagiamo con le pagine web sono in costante evoluzione. Di conseguenza, anche le normative vengono aggiornate regolarmente. Se si sceglie di gestire l’adeguamento alla direttiva internamente, è fondamentale investire in una formazione continua per garantire che il proprio team di sviluppatori sia sempre aggiornato e in grado di implementare soluzioni conformi alle specifiche.


In generale, la pianificazione dell'accessibilità dovrebbe rientrare negli elementi chiave della strategia di business di un’azienda. Questo processo prevede un'adeguata allocazione di budget e risorse per gli aggiornamenti necessari, sia che vengano implementati internamente sia tramite partner esterni.

Uno dei timori più comuni tra le aziende è che rendere un sito accessibile possa comprometterne l'estetica o l'attrattiva. Questo è un mito da sfatare: un sito accessibile può essere bello!

L’accessibilità secondo Cantiere Creativo

Cantiere Creativo è un digital partner con un’esperienza pluriennale nella creazione di esperienze web su misura.

L'accessibilità è uno dei valori aziendali che guida ogni progetto, affrontato nel rispetto delle linee guida definite dai WCAG (Web Content Accessibility Guidelines). Per più dettagli, consulta la nostra guida dedicata alla realizzazione di prodotti digitali accessibili.

Per il nostro team, rispettare le normative di accessibilità non è solo un obbligo, ma anche un impegno etico e sociale verso un web più inclusivo. Questo approccio ci ha permesso di collaborare con realtà di diversi settori, dal lusso alla pubblica amministrazione, dai musei alle conferenze, realizzando soluzioni digitali innovative e conformi agli standard di accessibilità.

Ecco una selezione di progetti che abbiamo realizzato e che rispettano la valutazione di accessibilità AA richiesta dall’EAA.

Museo Ginori

mock up sito Museo Ginori accessibile realizzato da Cantiere CreativoUn sito web che rende accessibile a tutti, senza discriminazioni o ostacoli, l'affascinante e ricca storia del marchio Richard Ginori, offrendo contenuti che ispirano i visitatori e supportano i ricercatori.
Scopri di più:


Elena Casadei

Un sito altamente accessibile e dal forte impatto visivo per raccontare la visione della vinificazione moderna in anfora portata avanti dalla giovane vigneron Elena Casadei.
Scopri di più:


Italian Tech Week

Un sito web per la principale conferenza italiana sulla tecnologia, con una doppia funzione: guida accessibile all'evento e piattaforma di promozione e comunicazione.
Scopri di più:


Dipartimento Trasformazione Digitale

Riprogettazione del Dipartimento per la trasformazione digitale per portarlo allo stato dell’arte in termini di velocità, accessibilità, scalabilità e capacità di guardare a un futuro multiesperienziale.
Scopri di più:

Conclusioni

In questo articolo hai scoperto l'importanza dell’EAA, la Direttiva Europea sull’Accessibilità, e il suo impatto sullo sviluppo dei siti web del futuro. Il modo più efficace per adeguarsi a questa normativa è affidarsi il supporto di un digital partner con anni di esperienza nel settore. 
La ragione è che il panorama dell’accessibilità è in costante evoluzione, con nuove tecnologie e modalità di interazione che ridefiniscono continuamente gli standard. Per affrontare queste sfide, è fondamentale ascoltare esperti di accessibilità con una diversi successi alle spalle.
Grazie per aver letto l'articolo! Contattaci per qualsiasi richiesta, commento o proposta.